LEGGERE GLI ESAMI DI LABORATORIO
L’interpretazione dell’esito degli esami di laboratorio è compito del medico, sono
pochi infatti i test che presi singolarmente danno indicazioni, mentre possono avere
significato solo se valutati nel loro complesso, insieme alla sintomatologia del paziente o
alle caratteristiche del soggetto.
Tuttavia conoscere il significato dei termini e l’obiettivo dei test può aiutare, non certo a
“leggere” ed interpretare i risultati, ma ad avere un colloquio col medico più consapevole e
fruttuoso.
Ad ogni donazione di sangue, di plasma o multicomponenti, vengono effettuate dal
Servizio Trasfusionale varie analisi sul sangue prelevato:
-Tipizzazione emoglobine con tecnica HPLC solo agli aspiranti donatori
– Esame emocromocitometrico completo ( emocromo)
– HBsAg
– Anticorpi anti HCV
– Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV 1-2 e antigene HIV 1-2
-Anticorpi anti Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico
-HCV NAT
-HBV NAT
-HIV 1 NAT
-Gruppo sanguigno ABO, Rh e Kell.
Il donatore periodico viene inoltre sottoposto ai seguenti controlli annuali:
-Glicemia
-Creatininemia
-Alanin-amino-transferasi (ALT)
-Colesterolemia totale
-HDL
-Trigliceridemia
-Protidemia totale
-Ferritinemia
Vediamoli singolarmente:
1)Esame HPLC Cromatografia per la tipizzazione delle emoglobine
Questo esame viene effettuato nella fase di iscrizione dei nuovi donatori al fine di
evidenziare emoglobine patologiche tipo S o C o per valutare il livello di emoglobina A2 o
di emoglobina F al fine di valutare la presenza di microcitemie a trasmissione genetica tipo
Beta Thalassemia o Delta Thalassemia. In caso di positività il donatore viene informato emesso nelle condizioni di prendere misure preventive per una procreazione responsabile.
2)Gruppo Sanguigno, RH e Kell :
determinazione del gruppo ABO, del Gruppo Rh e del Gruppo Kell
Gli antigeni eritrocitari (ogni molecola può essere, per il nostro sistema immunitario, un
antigene) sono molecole di vario tipo (lipo-proteine, glico-lipidi, glucidi) ma i più importanti
per la sicurezza trasfusionale sono gli antigeni del sistema ABO , quelli del sistema Rh e
quelli del sistema Kell , per i quali è richiesta compatibilità tra donatore e ricevente.
3)Esame emocromocitometrico
(letteralmente : misurazione e colore delle cellule del sangue) consente di determinare:
– il numero delle cellule del sangue cioè Globuli Rossi (eritrociti o emazie) , Globuli Bianchi (leucociti) e Piastrine (trombociti)
– I Globuli Rossi, indispensabili per il trasporto di Ossigeno dai polmoni ai tessuti e Anidride Carbonica dai tessuti ai polmoni;
-I Globuli Bianchi, fondamentali per la difesa da agenti estranei (batteri, virus, protozoi) e le Piastrine, frammenti di cellule privi di nucleo, che derivano dalla frammentazione dei megacariociti del midollo osseo. La loro funzione è quella di formare un tappo emostatico, in grado cioè di fermare il sangue nelle emorragie.
-la formula leucocitaria cioè la percentuale di ciascun tipo dei Globuli Bianchi :Leucociti Neutrofili, Eosinofili, Basofili; Monociti; Linfociti.
I neutrofili inglobano e distruggono le particelle estranee; gli eosinofili difendono l’organismo dall’attacco dei parassiti, come i vermi intestinali; i basofili sono invece associati alle risposte alle allergie e ad alcuni parassiti; i monociti sono anch’essi legati alle allergie e ai parassiti e intervengono tramite fagocitosi: come i neutrofili (ma in misura maggiore) “divorano” agenti infettivi (batterici, micotici, virali) o anche residui di cellule morte o danneggiate; i linfociti sono deputati alle risposte immuni specifiche, umorale con le cellule B e gli anticorpi o tissutale con le cellule T di memoria.
-La concentrazione dell’Emoglobina (Hb): proteina contenete ferro (Fe) che trasporta ossigeno (O2) dai polmoni ai tessuti e anidride carbonica (CO2) dai tessuti ai polmoni. In genere si parla di “anemia” quando il livello di emoglobina nel sangue è inferiore ai limiti di norma perché non sempre nell’anemia è presente un basso numero di Globuli Rossi: per esempio in casi in cui per difetti congeniti (talassemia) o acquisiti (carenza di ferro), l’organismo cerca di compensare l’insufficiente ossigenazione con un aumento della produzione di globuli rossi nel midollo osseo, ma questi globuli conterranno meno ferro del normale; saranno molti, ma più piccoli (da qui anemie microcitiche : numero di globuli rossi normale ma emoglobina bassa).
-L’Ematocrito (HCT): rapporto tra parte corpuscolata (in massima parte globuli rossi) e parte liquida (plasma) del sangue; in pratica percentuale dei Globuli Rossi in 100 ml di sangue. In caso di anemia il suo valore risulta diminuito. Al contrario, tale valore aumenta in tutte quelle situazioni nelle quali il volume della frazione corpuscolata del sangue è eccessivo (policitemia), per es. a causa di iperproduzione di globuli rossi (adattamento ad alta quota) e/o di emoconcentrazione (disidratazione).
–caratteristiche dei Globuli Rossi e delle Piastrine quali
MCV (volume medio dei Globuli Rossi) ;
MCH (quantità media di Emoglobina contenuta in un Globulo Rosso);
MCHC (concentrazione media di emoglobina in un Globulo Rosso);
RDW (variazione delle dimensioni dei Globuli Rossi)
MPV (volume medio delle piastrine).
4)Glicemia: dosaggio del glucosio nel sangue il glucosio è uno zucchero semplice , fonte di energia per le cellule di tutto l’organismo; i normali valori di glicemia dipendono dall’equilibrio tra zucchero introdotto nell’organismo e zucchero consumato dall’organismo, tenuto sotto il controllo da ormoni ipoglicemizzanti (insulina, secreta dal pancreas) o iperglicemizzanti (cortisone, adrenalina secreti dalle ghiandole surrenali).
5)Creatininemia: dosaggio della creatinina nel sangue.
La creatinina è una sostanza che deriva da una proteina, la creatina, presente soprattutto nelle cellule muscolari come riserva di energia chimica. Viene liberata nel sangue in seguito a lavoro muscolare ed è eliminata dai reni; il suo valore nel sangue è indice del funzionamento della filtrazione renale.
6) Protidemia totale : dosaggio delle proteine del sangue.
Rileva la quantità di proteine (albumina, alfa1 globuline, alfa2 globuline, beta globuline e gamma globuline o immunoglobuline o ancora anticorpi) nel plasma. Le proteine hanno funzioni di trasporto, di protezione immunitaria, intervengono nel processo di coagulazione, favorendola in caso di emorragia o contrastandola per evitare la trombosi, intervengono nei processi infiammatori.
7)Ferritinemia: dosaggio della ferritina (proteina di deposito e riserva del ferro) nel sangue. La ferritina è una proteina presente soprattutto nel fegato, nella milza e nei muscoli, contiene ioni di ferro in una struttura simile a una cavità composta da 24 sub-unità. La ferritina svolge un ruolo fondamentale nell’immagazzinamento del ferro. La ferritina segnala le riserve di ferro che l’organismo ha a disposizione.
8)ALT Alanin-amino-transferasi : dosaggio dell’enzima Alanin-amono-transferasi nel sangue.
È un enzima (chiamato anche GPT : transaminasi glutammico-piruvica) presente soprattutto all’interno delle cellule del fegato, ma anche dei muscoli, fondamentale per il metabolismo delle proteine e degli zuccheri. In caso di danno cellulare l’enzima tende a fuoriuscire dalle cellule e a riversarsi nel circolo sanguigno aumentando la sua concentrazione nel sangue. E’ un importante e affidabile indice di sofferenza epatica.
9)Colesterolemia totale : dosaggio del colesterolo nel sangue.
Il colesterolo è un grasso presente nel sangue e prodotto in buona parte dal nostro organismo. È un costituente fondamentale della membrana cellulare ed è quindi
importante per tutte le nostre cellule. Tuttavia se in quantità fisiologiche è indispensabile per la formazione di cellule sane, in quantità elevate è uno dei maggiori fattori di rischio di malattie cardiache.
10)HDL : dosaggio delle Lipoproteine ad Alta Densità nel sangue.
Sono lipo-proteine (molecole costituite dall’insieme di una proteina e un grasso) conosciute anche come colesterolo “buono”, perché favoriscono la rimozione del colesterolo dal sangue e la sua eliminazione attraverso i sali biliari proteggendo di fatto il cuore e i vasi.
11)Trigliceridemia : dosaggio dei trigliceridi nel sangue.
I trigliceridi sono grassi presenti nel sangue. Vengono accumulati, con funzione di riserva energetica, all’interno delle cellule del tessuto adiposo. Per soddisfare le proprie esigenze energetiche “di riserva” è l’organismo stesso che, attraverso un complesso meccanismo, provvede a convertire in trigliceridi i grassi e gli zuccheri assunti con l’alimentazione. Quando vengono ingerite quantità eccessive di grassi e zuccheri, anche i trigliceridi risulteranno più elevati. Alti valori di trigliceridi nel sangue sono un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari.
12) Colesterolo LDL Noto come colesterolo “cattivo”.
Trattasi della parte di colesterolo aterogenetica che bisogna tenere più bassa possibile per prevenire il rischio cardiovascolare.
LA VALUTAZIONE DEI PARAMETRI LIPIDICI AI FINI DELLA PREVENZIONE PRIMARIA NEI DONATORI MASCHI CON PIU’ DI 40 ANNI E FEMMINE CON PIU’ DI 50 ANNI.
Questo è stato uno degli aspetti più discussi nella Task Force Europea, che ha tenuto conto di tutte le evidenze relative al valore prognostico e/o di target terapeutico di nuovi indicatori lipidici bioumorali di rischio cardiovascolare. Tuttavia, anche in relazione al contenimento della spesa pubblica, si è preferito mantenere un atteggiamento, tutto sommato, conservativo. Secondo le nuove raccomandazioni, tutti gli
uomini dopo i 40 anni e le donne dopo i 50 dovrebbero effettuare uno screening lipidico, che dovrebbe essere anticipato per gli individui con storia familiare di malattie cardiovascolari ischemiche precoci in presenza di altri fattori di rischio quali ipertensione, diabete, obesità, dislipidemie familiari, malattie autoimmuni o insufficienza renale cronica. Lo screening lipidico dovrebbe comprendere i seguenti parametri: colesterolo totale, trigliceridi, HDL e LDL secondo la formula di Friedewald (se i trigliceridi sono <400mg/dl). Dunque, le linee guida non raccomandano, se non in casi particolari, altri indicatori, sebbene ne riconoscano la validità, come ad esempio per il dosaggio delle ApoB o del rapporto ApoB/ApoA1 o della lipoproteina a. Il dosaggio dovrebbe essere effettuato, solo per i trigliceridi, dopo almeno 12 ore di digiuno mentre non è influenzato dal pasto per gli altri parametri. Tali raccomandazioni sono state raggiunte in ragione delle evidenze relative alla indiscussa relazione continua tra riduzione di LDL e riduzione di mortalità e morbilità cardiovascolare, evidenze che viceversa mancano per qualunque altro indicatore lipidico.
PARAMETRI CALCOLABILI SULLA BASE DEGLI ESAMI FATTI IN OCCASIONE DELLA DONAZIONE:
1)Indice di rischio cardiovascolare Colesterolo Totale/colesterolo HDL valori normali < 5 maschi < 4,5 femmine
2)HDL valore desiderabile > 40 mg3)LDL calcolato con la formula di Friedewald : Colesterolo Totale –colesterolo HDL -1/5 dei Trigliceridi se inferiori a 400 mg Valore desiderabile < 115 mg
Tra le cause delle dislipidemie bisogna distinguere tra quelle MODIFICABILI con comportamenti e terapie farmacologiche e quelle non MODIFICABILI come descritto nella tabella sottostante
13)PT Tempo di protrombina.
Trattasi di un test di coagulazione che esplora la funzionalità dei fattori della coagulazione Quick dipendenti.il Test viene effettuato in fase di iscrizione iniziale per escludere deficit congeniti della coagulazione ed in occasione della donazione multicomponent per escludere eventuali deficit di coagulazioni acquisiti.
14)APTT Tempo di Tromboplastina parziale.
Trattasi di un test di coagulazione che esplora la funzionalità di tutti i fattori della coagulazione. Il Test viene effettuato in fase di iscrizione iniziale per escludere deficit congeniti della coagulazione ed in occasione della donazione multicomponenti per escludere eventuali deficit di coagulazioni acquisiti.
15)HBsAg è la ricerca dell’antigene s. proteina presente sull’esterno del rivestimento del virus dell’epatite B (HBV).
16)Anticorpi anti HCV: ricerca degli anticorpi contro molecole presenti sulla superficie del virus dell’epatite C (HCV )
17)Ag p24/anti HIV:
ricerca dell’antigene (proteina di superficie) p24 e degli anticorpi contro molecole presenti sulla superficie del virus dell’Immunodeficienza Umana Acquisita. (HIV)
18)Anticorpi anti Treponema Pallidum (TP):
Ricerca nel siero degli anticorpi contro il Treponema Pallidum, il batterio responsabile della Sifilide.
19)HCV NAT; HBV NAT e HIV NAT:
ricerca, in biologia molecolare, dell’acido nucleico (RNA o DNA a seconda del virus ) di ciascun virus effettuati solo in occasione della donazione per la qualificazione biologica dell’emocomponente ai fini trasfusionali.